Psicoterapia della Gestalt
La psicoterapia della Gestalt che si presenta come una vera e propria filosofia esistenziale, rivolta a chiunque voglia comprendere i propri meccanismi, o meglio le motivazioni che li spingono ad agire in un modo piuttosto che in un altro. Questo approccio si adatta a chi voglia operare dei cambiamenti relativi alle proprie modalità relazionali, che così come sono creano disagio.
Questo approccio terapeutico aiuta il paziente a prendere coscienza dell’esperienza attuale, invitandolo a comprendere ed accorgersi del modo in cui i disturbi radicati nel passato si manifestano e di come vengono ancora conservati nel presente.
La Psicoterapia è un percorso di autoconoscenza, un viaggio interiore alla scoperta di sé stessi.
Infatti la Psicoterapia della Gestalt non mira semplicemente a spiegare l’origine e le cause delle proprie difficoltà, quanto piuttosto a sperimentare nuove soluzioni e a divenire responsabili delle proprie scelte.
Questo approccio terapeutico prevede, innanzi tutto, la creazione di una relazione onesta e paritaria tra il terapeuta e il soggetto che permetta un incontro IO-TU intenso e vivo, al cosiddetto “Confine di contatto”.
II terapeuta ed il paziente stabiliscono un contatto dialogico ed è in essa che c’è il riconoscimento reciproco. In questo tipo di relazione il sintomo parla del paziente come di un individuo che non riesce ad esprimere tutte le sue potenzialità.
In Gestalt il focus è il “come”, l’attenzione cioè è focalizzata sul processo di mobilizzazione di ciò che è stato fissato nel tempo, riattualizzando i sentimenti ed il conflitto di allora nel qui ed ora e vivendo nuove esperienze che aprano al cambiamento e a nuove modalità comportamentali.
A titolo esemplificativo si possono riassumere i passaggi del processo terapeutico in questo modo:
1. Stabilire la relazione autentica IO-TU
2. Osservare le modalità di contatto e resistenze (meccanismi di difesa)
3. Rinforzare le funzioni del contatto e la consapevolezza
4. Uso dei sensi e del corpo
5. Facilitare l’espressione emotiva
6. Favorire il nutrimento del Sé
7. Ricercare l’equilibrio: autoregolazione organismica
8. Sostenere l’espressione emotiva
Cenni storici Terapia della Gestalt
La psicoterapia della Gestalt è un approccio teorico sviluppotasi negli Stati Uniti negli Anni Cinquanta, nell’ambito delle psicoterapie umanistiche, grazie alle intuizioni dello psicoanalista tedesco Frederick Perls, della moglie Laura Posner e di un gruppo di intellettuali statunitensi.
Questa terapia integra in una sintesi unica i modelli corporei, esperienziali, del profondo, di gruppo e familiari.
Alla base della teoria c’è la convinzione che Ogni esperienza non può che avvenire al “confine di contatto” tra un organismo e il suo ambiente.
Ed è proprio “ciò che avviene in questo confine” ad essere disponibile alla nostra osservazione fenomenologica e all’intervento terapeutico.
Secondo questa teoria, ciò che cura non è la comprensione razionale o il controllo del disturbo/sintomo, bensì il sentirsi riconosciuti nella intenzionalità di contatto verso l’altro significativo.
La Gestalt non pretende di fornire un’unica interpretazione ad un evento perché è proprio dal “rapporto dialogico” che emergono i bisogni, quindi il lavoro sulla consapevolezza e sul contatto.
L’arte della psicoterapia della Gestalt include l’improvvisazione, la creatività, e l’autenticità dell’espressione.
Questo approccio valorizza il rispetto per la creatività individuale e il riconoscimento della bellezza insita nel relazionarsi umano.
Manifesto della Gestalt
Io sono Io e Tu sei Tu
Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative
come Tu non sei al mondo per soddisfare le mie
Io faccio la mia cosa e Tu fai la tua cosa
se un giorno, nel mondo, ci incontreremo, e staremo bene insieme, sarà bellissimo
altrimenti non ci sarà nulla da fare