Che cosa sono l’ansia e gli attacchi di panico?
L’emozione provata di fronte a una sensazione di minaccia reale (es. minaccia alla persona) o figurata (es. minaccia all’autostima) è definita PAURA.
È una risposta normale e innata di attivazione, caratterizzata da un aumento della vigilanza e dell’attenzione che ha l’obiettivo di prepararci ad affrontare il pericolo percepito predisponendoci a una risposta di attacco o fuga.
La paura fisiologica ci prepara ad affrontare in maniera adattiva una possibile situazione difficile mentre quando la paura prende il sopravvento, è esagerata rispetto al pericolo si parla di ansia che è disfunzionale perché, essendo persistente e intensa, interferisce con la nostra prestazione, e può essere associata a eventi neutri, che non sono realmente pericolosi.
Le cause dell'ansia non sono ancora del tutto chiarite. Tuttavia, diversi fattori concorrono nel dare origine al disturbo. Fra questi ricordiamo:
Fattori biologici: secondo alcuni studi effettuati sul cervello umano, l'insorgenza dell'ansia può essere correlata ad alterazioni della quantità di alcuni neurotrasmettitori, come per esempio un'eccessiva produzione di noradrenalina, una ridotta disponibilità di serotonina (che regola il benessere) e di GABA (un neurotrasmettitore inibitorio fra i più importanti del nostro organismo).
Fattori ereditari: alcuni studi genetici hanno rilevato che, in circa il 50% dei casi, i soggetti con disturbi d'ansia hanno almeno un familiare affetto da una patologia analoga.
Fattori inconsci: l'ansia deriverebbe da un conflitto inconscio che mette in moto dei meccanismi di difesa il cui scopo è quello di allontanare dalla coscienza questo stesso conflitto, relegandolo in una sede non accessibile della psiche, che è l'inconscio.
L’ ansia è uno stile cognitivo con cui si valutano le situazioni sempre in maniera apprensiva e come possibile fonte di minaccia o pericolo, che genera rimuginio, preoccupazione, insicurezza e timore.
I sintomi fisici dell’ansia sono dovuti a una iperattivazione neurovegetativa, in particolare dall’attivazione del sistema nervoso simpatico, che prepara il corpo alla fuga in caso di pericolo: accelerazione del battito cardiaco, iperventilazione con respiro superficiale, tensione motoria, irrequietezza, ipersudorazione, spasmi alla gola, dispnea, vertigini, bisogno frequente di urinare, sintomi gastroenterici, insonnia con difficoltà ad addormentarsi e risvegli frequenti.
ATTACCHI DI PANICO
Se l'ansia è una caratteristica di chi tende a fare fantasie catastrofiche e quindi a alimentare la paura del presente o del futuro come stile cognitivo quindi come condizione costante di leggere la realtà, gli attacchi di panico si manifestano invece all'improvviso come una paura intensa, incontrollata e spesso opprimente.
Gli attacchi di panico sono caratterizzati da una rapida escalation dell’ansia normalmente presente e sono accompagnati da sintomi somatici e cognitivi.
In particolare oltre ai normali sintomi dell’ansia , di intensità maggiore sono presenti la paura di morte e pazzia imminenti.
Si tratta di di una esperienza terribile e chi l’ha provata vive nella paura di essere “attaccato” di nuovo.
Si innesca così un circolo vizioso della paura della paura”, che spesso si porta dietro la cosiddetta “agorafobia“, cioè l’ansia relativa all’essere in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi, o nei quali potrebbe non essere disponibile un aiuto, nel caso di un attacco di panico inaspettato.
Con la paura degli attacchi di panico diventa quindi difficile e ansiogeno uscire di casa da soli, viaggiare in treno, autobus o guidare l’auto, stare in mezzo alla folla o in coda, e cosi via.
Si tende a evitare tutte le situazioni potenzialmente ansiogene diviene la modalità prevalente ed il paziente diviene schiavo del panico.
Costringe spesso tutti i familiari a non lasciarlo mai solo e ad accompagnarlo ovunque. Ne consegue un senso di frustrazione per il fatto di dipendere dagli altri, che può condurre ad una depressione secondaria.
Di solito gli attacchi sono più frequenti in periodi particolarmente stressanti.
Alcuni eventi di vita stressanti possono essere fattori precipitanti, per l’insorgenza degli attacchi di panico:.
· il matrimonio o la convivenza
· la separazione
- l’essere vittima di una qualche forma di violenza
· la perdita o la malattia di una persona significativa
· problemi finanziari e lavorativi
Alcune situazioni particolari, eventi stressanti, il caldo e le condizioni climatiche umide, le droghe psicoattive possono far insorgere sensazioni corporee anomale.
Queste possono essere interpretate in maniera catastrofica, aumentando il rischio di sviluppare attacchi di panico.
Curare l’ansia e gli attacchi di panico è importantissimo per ristabilire un benessere psicofisico e una qualità della vita decisamente migliore.